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Emergenza rifiuti: il progetto dell’Accademia

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I rifiuti purtroppo sono diventati un vero e proprio problema a causa della difficoltà di smaltimento incidendo notevolmente sul decoro della nostra città, invasa da bidoni traboccanti, e sulla sua igiene, a causa del percolato e del cattivo odore che questi emanano.

 Per non parlare poi della diffusa tendenza, che la situazione di crisi che viviamo ha generato, di procedere con “l’incenerimento fai da te” della spazzatura, i cui fumi, derivanti dalla combustione, sprigionando diossine sono molto dannosi per la salute.

 Per far fronte a questa situazione, ma anche per suggerire un sistema che sia più aderente alla moderna tendenza di tutela ambientale, l’Accademia del Tempo Libero, in particolare il gruppo giovani, coordinati dall’ingegnere Eugenia D’Africa Bascià, ha elaborato un progetto col quale ha partecipato ad un bando della Provincia di Reggio Calabria.

 Un progetto di recupero urbano che comporta la gestione razionale, per quartieri, della raccolta rifiuti e l’eliminazione del degrado dei luoghi in cui i rifiuti vengono depositati e, di fatto, abbandonati.

 Il progetto è stato presentato all’Auditorium Zanotti Bianco, sede dell’accademia ed esposto in modo puntuale dalla presidente Silvana Velonà e dalla coordinatrice, responsabile del settore scientifico del sodalizio, D’Africa. Le compostiere, secondo quanto illustrato attraverso le slide, rappresentano la soluzione al problema perché una volta eliminato l’umido i rifiuti che possono essere recuperati sono ben l’80 per cento, sulla base di esperienze già consolidate alle quali il progetto si è ispirato.

 Un sistema rifiuti alternativo è possibile, dunque, come testimoniato dal Sindaco di Motta San Giovanni, Laganà, che ha portato l’esperienza della sua amministrazione in cui è stato strutturato un apparato di raccolta porta a porta. Valeria Genua, poi, una cittadina reggina, ha spiegato in che modo la differenziata funzioni alla perfezione nel rione in cui lei vive, zona Gebbione, esempio di grande civiltà e senso civico. Subito dopo si è aperto un vero e proprio dibattito nel corso del quale sono intervenuti gli ingegneri Spanò e Gatto, del Comune di Reggio Calabria, spiegando quali sono le difficoltà che si incontrano giornalmente nella gestione dei rifiuti; l’intervento dell’avvocato Paolo Romeo seguito da quello di altri cittadini ha, infine, reso il dibattito molto interessante attraverso proposte ed idee.

 La realizzazione del progetto dell’accademia del Tempo Libero risolverebbe buona parte dei problemi e sarebbe anche un ottimo modo per andare a stimolare la coscienza civica dei cittadini, nella consapevolezza che ognuno di noi deve fare la sua parte nel percorso evolutivo della nostra città.

 Al termine dell’incontro è risultata chiara a tutti l’importanza della differenziata e del riciclo, anche e soprattutto dell’umido. Attraverso il rispetto delle regole da parte dei cittadini e l’impegno delle Istituzioni si potrebbe giungere alla risoluzione di un problema annoso che rischia di trasformarsi in una vera e propria emergenza. Vanno applicate soluzioni ecologicamente sostenibili e quella presentata dall’Accademia rappresenta un’ottima proposta.

 “Ogni opportunità sprecata di recuperare materiali ancora utili nel ciclo produttivo porta un danno irreversibile all’ambiente, perché al posto di materia prima seconda, le industrie utilizzeranno materia prima non rinnovabile” come dichiara Carla Poli, direttore generale del CRV (Centro Riciclo di Vedelago di Treviso) eccellente esempio di recupero e riciclo.

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