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Viaggio alla scoperta di Ischia tra storia, cultura, spa e relax

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Appena rientrato il gruppo da Ischia, soci un po’ ingrassati e, sicuramente, rilassati.

Per il soggiorno l’Hotel scelto è stato l’Alexander, quello di sempre, che non è nuovissimo ma si trova in ottima posizione, proprio sulla via principale di Ischia. Le camere hanno un arredamento spartano ma sono abbastanza confortevoli, la cucina è un punto di forza perché si mangia molto e bene.

Spa e relax

Il gruppo ha fatto le cure termali, fanghi e aerosol, nello stesso hotel dotato di piscina termale esterna e piscina calda all’interno. Un percorso sui ciottoli utile a riattivare la circolazione delle gambe, le docce sensoriali, bagno turco e sauna sono stati a nostra disposizione in tutte le ore della giornata. Nella spa le nostre socie hanno effettuato massaggi, cure del viso e del corpo e tutto quello che può servire al relax e al benessere.

Ma Ischia offre anche angoli bellissimi da scoprire, ed infatti, con un piccolo gruppo di camminatrici indefesse e curiose come Maria Bambace, Lina Marino ed Enza Borrello, abbiamo organizzato alcune escursioni.

Alla scoperta di Ischia

A Sant’Angelo, per esempio, uno dei comuni di Ischia. Piccolo borgo marinaro che sorge su un isolotto attaccato alla terraferma tramite un istmo di soli 200 metri. Sembra che il suo parco termale sia il preferito da Angela Merkel. Ci riserviamo di tornare per Sorgeto, un punto della costa raggiungibile solo via mare o scendendo appena 200 gradini, dove le acque termali a 37° si trovano sulla spiaggia a formare una piscina naturale e libera.

A Ischia Ponte

Il Castello aragonese, simbolo dell’isola, è un bastione fortificato che si erge a guardia dell’isola. Il nome deriva dalla dinastia degli Aragona, in particolare da Alfonso I di Aragona che trasformò l’antico Castrum eretto da Gerone I di Siracusa intorno al 450 a.C., in una vera e propria cittadella fortificata circondata da mura difensive. Il castello era collegato alla terraferma tramite un ponte di legno ed una scala ancora visibile in mare. Alfonso fece scavare la roccia direttamente a mano dagli scalpellini per realizzare la galleria di ingresso, cupa e maestosa, protetta dal ponte levatoio. All’ interno del castello sono visitabili, molto ben conservati, il Chiostro del Convento delle Clarisse, il Putridarium ossia il cimitero delle stesse, la sala d’armi, le numerosissime chiese, la cattedrale dell’Assunta arricchita da fregi barocchi, i palmenti e i frutteti e il carcere borbonico. Non è mancato il tempo per prendere l’aperitivo al bar del castello.

A Capri

Una passeggiata a Capri non poteva mancare per ammirare i faraglioni. Anacapri con la sua Villa San Michele, la celebre Piazzetta, Via Krup. Giusto il tempo di assaggiare i ravioli capresi ripieni di ricotta e mozzarella, il babà, la delizia al limone, il  tempo per gli acquisti nelle eleganti boutique e via. L’ultimo battello parte da Capri alle 17 e da quel momento l’isola si libera dei visitatori, circa 12 mila al giorno, così rimane tranquilla e bellissima per i residenti e i vip che vi soggiornano.

A Procida

Completamente diversa dalle altre, Procida è una piccola isola di pescatori che possiamo incontrare intenti a dipanare e sistemare le reti. Vecchie case, vicoli tortuosi, muri scrostati, l’atmosfera elegante di Capri qui non è mai esistita. Elsa Morante vi ha ambientato il suo romanzo “ L’isola di Arturo”. Nell’Ottocento, Alphonse de Lamartine, appena diciottenne, durante un suo viaggio in Italia, si innamorò di Graziella, una bella procidana ma, come in tutti gli amori della letteratura romantica, la storia non ha un esito lieto perché la protagonista muore di dolore quando Alphonse torna in Francia. A Terra Murata, nucleo antico della città, è stata allestita la casa-museo di Graziella ed ogni anno qui si svolge il concorso di bellezza per eleggere la Graziella dell’anno.

Procida, selvaggia e rustica, è stata set cinematografico di ben 32 film tra cui si ricorda “Il postino” del grande Troisi. Anche a Procida il tempo di assaggiare gli ottimi gnocchi alla sorrentina, la frittura di pesce in uno dei ristorantini del porto e, in pasticceria, la “lingua” dolce tipico di Procida che consiste in un largo pasta sfoglia ripiena di crema al limone, e poi via. 

La settimana è passata in fretta e, per concludere in bellezza il nostro soggiorno, abbiamo prenotato il concerto per violino, violoncello e pianoforte nell’incantevole scenario dei giardini La mortella.

Nuovi soci, nuovi amici

Al gruppo dell’Accademia, quest’anno, si sono aggiunti Ursula Keller, Tecla Carfora e Peppe L’Incesso, tre amici con i quali abbiamo trascorso momenti piacevolissimi di condivisione e spensieratezza. Non è mancato il tempo per le passeggiate, lo shopping, le chiacchierate e le partitelle a burraco.

Il nostro straordinario gruppo

Ringrazio la Presidente Silvana Velonà, deus ex machina della nostra associazione, Erina Bova ed Elena Romeo sempre pronte a risolvere qualsiasi intoppo, presenze preziose per la coesione e l’affiatamento del gruppo. Un grazie particolare, oltre a quelli già citati va a Beppe Dieni, Pina Mangano, Cecilia Luzio, Salvatore Leonardi, Carmine Mottola, Rocco Calarco, Mimma Manti e Nuccia Quattrone gli splendidi partecipanti a questo viaggio. Ci ripromettiamo di ripetere l’anno venturo.

Matilde Bartolo    

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